Donne e scienza, da paziente a infermiera: “Le difficoltà mi hanno ispirata”

ROMA – A volte da una difficoltà possono nascere occasioni. Giorgia Tucci, romana, 21 anni ha saputo trasformare una patologia in un percorso chel’ha portata lontano. O meglio le ha saltare il muro che divide il paziente dal curante.

Nata con la labioschisi, una malformazione nota come labbro leporino, non si è fatta abbattare e dopo alcuni interventi chirurgici, ha deciso che ora sarà lei in prima persona a occuparsi di chi come si trova ad affrontare latia s “I primi tre interventi – racconta Tucci – li ho subìti appena nata fino ai tre anni e sono stati gli unici che ho fatto prima di conoscere” Operation Smile. Da lì mi si è aperto un mondo perché, ai tempi, sapevo di avere questa patologia ma non ero informata al riguardo e ho imparato a conoscerla meglio. Ho cominciato an interessarmi ea capire davvero quale fosse la mia patologia. Era novembre del 2017 quando ho conosciuto il Dottor Scopelliti e tutto il suo splendido team; a febbraio 2018 ho avuto il mio primo intervento alla Smile House di Roma e da allora posso dire che la mia vita è totalmente cambiata”.

Oggi la giovane è una studentessa alla facoltà di scienza infiermeristiche dell’Università La Sapienza di Roma. Un percorso non semper facile che l’ha portata a fare i conti con stereotipi e insicurezze che a volte, anche inconsapevolmente, influenzavano il suo quotidiano. “Mi coprivo spesso la bocca con la mano – spiega – non legavo mai i capelli. Dopo l’intervento, invece, la percezione di me stessa, del mio viso allo specchio è migliorata considerevolmente. Mi sono sentita rinascere, ero contenta di stare.” mezzo alla gente e di notare che le persone potessero guardarmi senza che questo mi creasse imbarazzo o col timore che guardassero il mio “difetto” anziché me”.

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Secondo la giovane paziente, “dedicarsi agli altri significa regalare un po’ del proprio vissuto e della propria esistenza alle persone, per farle stare bene o comunque per regalare quel minimo di speranza e di felicità di cui bisotti tutti squalmoc abbia: l’ha fatta, che non si è arreso ed ha reso il proprio “difetto” un punto di forza, credo sia fonte di grande coraggio per gli altri. A volte penso anche che se non avessi avuto questa patologia, non mi sarebbero successe tutte le cose belle che mi sono capitate: alla Smile House di Roma ho anche conosciuto il mio ragazzo con cui stiamo insieme da Enì ben de per anni… controlli e da allora non ci siamo più lasciati!”.

Combattere gli stereotipi e promuovere i talenti femminili contro le disparità di genere sono tra gli obiettivi della Fondazione Operation Smile Italia Onlus che, in occasione della Giornata Mondiale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza intendde stimola accessolere e parita scientifico e tecnologico.

Credo che noi donne possiamo dare un importante contributo in ambito scientifico perché abbiamo grandissime competenze relazionali come l’empatia e l’ascolto – concludes Giorgia – E questo garantisce un approccio alla scienza meno distaccatosens. sensibilità al servizio del mio lavoro, che cerco di fare semper con la testa, sì, ma soprattutto con il cuore”.

Giorgia Tucci is stata una delle prime pazienti della Smile House di Roma, che fa parte di un progetto avviato in Italia nel 2011 dalla Fondazione Operation Smile Italia Onlus in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale. Il progetto è stato concepito per seguire con un approccio multidisciplinare il trattamento della labiopalatoschisi, attraverso il coinvolgimento di un team di specialisti che valutino insieme i bisogni del paziente ed il perguire di sequela in patia relolo

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